Consapevolezza come scelta di vita

Scritto da
Marco Iannelli
Pubblicato il
12 Novembre 2020
Categoria
La consapevolezza è sempre con noi. È una forza silenziosa, accogliente, empatica e ci accompagna quali esseri umani che fanno esperienza del vivere. Presente in tanti modi nelle civiltà e culture che hanno “fatto” il mondo, dalla Grecia antica, dall’India, alla Cina, dai nativi del sud e del nord delle Americhe, all’Africa, accompagna da sempre le nostre esistenze.

“Se avete costruito castelli in aria, il vostro lavoro non deve andare perduto; è quello il luogo dove devono essere. Ora il vostro compito è costruire a quei castelli le fondamenta”

– H. David Thoureau


La consapevolezza è il filo rosso che guida il nostro modo di intendere la vita e le relazioni, nonché le fondamenta del nostro progetto. Nutre le nostre giornate e ci permette di incontrare ed accogliere con curiosità ogni aspetto dell’esistenza.

Riteniamo che ognuno di noi abbia assaporato l’essere consapevoli: da bambini eravamo immersi nel gioco e vivevamo fuori dal tempo, pienamente coinvolti, focalizzati nel “qui e ora”, ossia, nel momento presente. Così da adulti abbiamo cercato di assaporare ancora quel senso di pienezza, ed abbiamo scelto intenzionalmente di focalizzarci sulle cose che accadono, abitandole pienamente. È stato come tornare a casa, in un luogo che conoscevamo e in cui poterci abbandonare.
Abbiamo incontrato il mondo e noi stessi aprendo tutti i sensi: guardare un tramonto nel silenzio, immersi nel sole calante; fare una camminata nel bosco partecipi alla polifonia dei suoni presenti; accorgerci, nuotando in un mare dai colori scintillanti, della sensazione del corpo abbracciato dall’acqua e dal tepore del sole.

Vivere la pienezza dell’esperienza

Offrire presenza e attenzione ad ogni aspetto della nostra quotidianità: dal lavare i piatti, al guidare l’automobile, fare la spesa, alle relazioni significative o agli incontri casuali.
Siamo coscienti e non ce lo nascondiamo: la realtà è enormemente complessa e attraversata da problemi sfidanti. Siamo altrettanto convinti, dopo anni di studio ed esperienza sul campo, che se ci fermiamo e dimoriamo in uno spazio calmo, possiamo essere più leggeri e più disponibili verso la vita. Questo anche quando, per abitudine, reagiamo meccanicamente, rischiando di svuotarci e di perdere la direzione. Possiamo, invece, scegliere di rispondere in un modo più integrato, autentico e salutare per fiorire in modi inaspettati.

Diventiamo, infine, sempre più in grado di apprezzare la vita e la sua straordinaria e stupefacente ricchezza. E alzando lo sguardo, potremo guardare il cielo come fosse una prima volta, per accorgerci, con un sussulto nel cuore, che la sua vastità ci appartiene e sempre ci sostiene, ed è la consapevolezza stessa.


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