Qui racconto l’incontro con la compassione e il suo carattere trasformativo al di là di come immaginiamo si debba essere “compassionevoli”. Oltre quindi le aspettative e le tante narrazioni che possono essere costruite attorno alla parola. Insomma nulla di scontato o prevedibile, ne tanto meno definitivo. Qualcosa emerge e qualcos’altro accade.